1. L’alba
2. Spiriti vaganti
3. Il giardino di Nunzia
4. Il canto del folle
5. Il viaggio del sole
6. Il canto I
7. Notturni pensieri
8. La città delle razze
9. Heraklion
10. Shamballa
11. Terra e vento
12. Il canto II
“Neapolis Mantra” è un album interamente strumentale in cui convergono i suoni sacri e rituali della musica etnica.
“Mantra - racconta Enzo Gragnaniello - è inteso come suono ancestrale che viene dal profondo di ognuno ed è in grado di alimentare lo spirito dell’uomo. È l’unica parola in grado di spiegare quello che sento. Lo stesso mantra che avevo da ragazzino a vico Cerriglio, quando suonavo i tamburi come un pazzo, preso dalla frenesia di esprimere le emozioni che avevo in corpo. Lo stesso che mi permette ancora di cantare e suonare”.
“Da ragazzo mi divertivo a vedere le vecchiette per strada sedute intorno ai bracieri. Sorseggiavano l’orzo mentre mi raccontavano storie di munacielli, spiriti... A tarda sera rincasavano e pregavano davanti ai loro santi. Ogni basso era un ex voto. Quelle vecchiette inconsciamente meditavano, come i buddhisti. Anche il loro era un mantra. Nusrath Fateh Alì Khan diceva che la sua voce non era altro che un tramite”.